"Vorrei dichiarami ottimista circa il futuro dell'umanità ma accidenti, siamo così stupidi e miopi che mi chiedo se saremo in grado di alzare gli occhi sul nostro mondo prima di suicidarci"
Isaac Asimov

venerdì 8 aprile 2011

matsushima




Il 14 marzo Higashi Matsushima si è tramutata in una tomba: 200 cadaveri sono stati trovati sulla costa, dopo essere stati scaraventati da una parte all’altra dalla violenza dello tsunami. La baia così ammirata da Basho e dai suoi milioni di lettori da tre secoli a questa parte ora è semplicemente distrutta: non esiste più. Murasaki Shikibu (973-1014 o 1025), la grande scrittrice medievale autrice della Storia di Genji, compose delle poesie dedicate a Matsushima, l’isola dei pini, con parole affrante che oggi risuonano in qualche modo profetiche: «Lasciar cadere gocce di rugiada / E’ il suo compito sferzante, bruciante / All’Isola dei Pini / E la fornace delle sue lacrime / Brucia inesauribile tutto l’anno. / Abitante della baia / Alle maniche ampie che / Raccolgono la rugiada / Prova a paragonare questo: / Un indumento notturno nascosto / Da dove possono raggiungerlo le vie delle onde».
http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/393598/